Il
Progetto "Piccole mani faranno grandi cose!", al quale ho
aderito con la mia classe dei Giamburrasca (V el. a.s. 2015-16), parte dal presupposto che la scuola può
assumere un ruolo fondamentale nello sviluppo della comunità, in
quanto pone le basi per l'esercizio di una cittadinanza attiva.
Alla
base c'è infatti un'idea di scuola che si fonda sulla centralità
della persona, con tutti i suoi bisogni di accettazione,
comunicazione, ascolto, interazione, conoscenza.
Il
progetto, presentato alla scuola come concorso creativo, si compone
di:
una fase didattica che, con uno stile ed un linguaggio
accattivanti, fornisce ai ragazzi nozioni su temi attuali che sono
coerenti sia con il piano formativo scolastico che con i messaggi che
l’azienda che ha indetto il concorso vuole trasmettere;
una
fase creativa in cui le classi che partecipano al concorso
possono esprimere il proprio potenziale realizzando elaborati
relativi ai temi proposti nella fase didattica.
Per
realizzare il progetto, ho svolto attività (fase didattica) che
hanno facilitato il protagonismo motivante degli alunni,
coinvolgendoli in prima persona attraverso discussioni, giochi,
attività di particolare valenza formativa nell'ottica di
un'educazione attenta allo sviluppo dell'identità individuale
all'interno di una dimensione sociale, con metodologie di lavoro
estese ad altri contenuti, per favorire la capacità di ognuno di
riflettere su se stesso/a, comunicare, relazionarsi positivamente con
gli altri. Le attività proposte, infatti, hanno favorito la presa di
coscienza di sé, il confronto con gli altri, la conoscenza
reciproca.
In
particolare, una volta arrivatomi il materiale dalla BIC, il
cartellone allegato è stato oggetto di discussione, con i bambini
disposti in cerchio ed invitati a rispondere a rotazione al
tema-quesito posto loro.
Questo momento del progetto è stato molto coinvolgente e produttivo
per tutti. I bambini sono stati invitati a riflettere su cosa sognano
di fare da grandi e perché vorrebbero fare proprio quel mestiere.
Quindi
(fase
creativa)
hanno rappresentato graficamente su una facciata di un foglio da
disegno il lavoro dei loro sogni e hanno scritto sul retro la
motivazione della scelta.