mercoledì 31 maggio 2017

“Si va in scena!”

PROGETTO “Si va in scena!”

Laboratorio di teatro per la classe I D


anno scolastico 2016 - 2017




INSEGNANTI

FIORI ANNA TERESA - MONTEFUSCO ANTONIETTA - MIRANDA ANNA




 Premessa


Il progetto “Si va in scena!” è un'attività teatrale che offre un'esperienza davvero arricchente, soprattutto in considerazione del fatto che portare a conclusione uno spettacolo teatrale significa aver messo le mani in pasta in molteplici campi d'esperienze, didattici, educativi, relazionali e artistici e quindi aver elaborato una quantità tale di stimoli creativi che sono arricchenti per il gruppo classe.
Un progetto interdisciplinare (Italiano, Arte, I.R.C., Cittadinanza e Costituzione, Musica, Scienze, Tecnologia, Scienze Motorie) attuato nello stile del laboratorio con il quale:
  • viene attivata una didattica non più centrata unicamente sull'ascolto, ma sull'operare, sul costruire insieme;
  • si opera in concreto il passaggio da una didattica centrata sui contenuti disciplinari decontestualizzati dall'ambiente e dall'esperienza di vita dei bambini ad una didattica che valorizza tali contenuti;
  •  si rende operativo il principio sistemico di ogni contenuto e metodo che quando è riferito all'approccio artistico-espressivo apre numerosi addentellati con le diverse discipline scolastiche;
  • si realizza il superamento del carattere monolitico della classe, per attivare momenti di azione didattica laboratoriale per gruppi-classe; e questo valorizzando le opportunità della flessibilità organizzativa che favorisce tempi e modi di insegnamento disciplinarmente integrati.

Il copione proposto è una favola teatrale liberamente ispirata al libro adottato “Amici di classe” edito da Giunti Scuola, che presenta una storia coinvolgente sul tema dell'amicizia e della fiducia e che dà modo di curare l'espressione e la crescita del vissuto personale.


Finalità educative e formative

  • Sviluppo della conoscenza di sé e dell’autostima.
  • Sviluppo della socializzazione e della capacità di collaborazione nel gruppo.
  • Acquisizione di maggior sicurezza e di controllo dell’emotività.
  • Sviluppo delle capacità creative, espressive e motorie.
  • Sviluppo delle capacità di ascolto, di concentrazione e di memoria.
  • Stabilire rapporti chiari e corretti all'interno del gruppo e con le insegnanti.
  • Assumere precise norme di comportamento.
  • Incrementare una corretta comunicazione interpersonale.


 

Obiettivi specifici

  • Educare all’ascolto e alla convivenza. 
  • Imparare a rapportarsi con il compagno e con il piccolo gruppo.
  • Favorire gli scambi di idee. 
  • Rafforzare l’unità di espressione tra corpo e mente. 
  •  Favorire una ricerca creativa personale per una conoscenza più profonda di sé e delle proprie capacità.
  • Stimolare il potenziale espressivo che, attraverso l’arte, amplifica le capacità di comunicare le proprie idee e le proprie emozioni. 
  • Imparare a muoversi nello spazio, imparare a controllare la voce. 
  • Controllare l’uso della voce e potenziare l’espressività (anche attraverso la musica). 
  • Utilizzare il corpo come strumento comunicativo. 
  • Controllare ed utilizzare lo spazio teatrale. 
  • Saper improvvisare situazioni su tema dato o su invenzione. 
  • Drammatizzare un testo dato o inventato.

Valutazione

Il progetto ipotizzato non dovrà eludere un'accurata verifica in itinere e finale sia sul piano della qualità pedagogica e didattica sia su quello dei contenuti disciplinari delle materie coinvolte e, infine, sul piano dell'organizzazione.

Tutto ciò che è stato finora detto conduce ad un'unica meta: lo sviluppo intellettuale, artistico, emotivo dei bambini. In questo contesto lo spettacolo finale va considerato non come l'obiettivo da raggiungere, ma semplicemente come la verifica delle competenze acquisite. Per noi insegnanti un prezioso momento in cui tirare le somme di un lavoro svolto e per gli allievi un piccolo ma importante passo avanti nella loro crescita.



Organizzazione e articolazione delle attività

  • Esercizi di fiducia, coordinazione, equilibrio, espressione corporea.
  •  Movimento e gesto con l’uso e non della voce.
  • La ricerca del personaggio. 
  • Dal corpo alla parola: giochi con il ritmo.
  • Giochi ed esercizi con la voce. 
  • Ricerca di suoni e rumori. 
  • Ricerca di relazioni fra personaggi, movimento, voce e ambiente.
  • Giochi di ruolo. 
  • Uso espressivo di voce, corpo e faccia. 
  • Uso corretto della respirazione. 
  • Creazione di scenografie e costumi. 
  • La rappresentazione finale: “Amici di classe”.



Modalità di attuazione

  1. Le varie attività elencate in questo progetto saranno realizzate nel corso del secondo quadrimestre dell’anno scolastico 2016-2017.
  2. Il progetto si svolgerà di mercoledì (dalle ore 13.15 alle ore 14.15 con orario aggiuntivo per l'ins. Fiori).
  3. Aderirà al progetto la classe I D della scuola Primaria.







ANNA TERESA FIORI – ANTONIETTA MONTEFUSCO - ANNA MIRANDA 





Personaggi:

                                       






THE HELLO SONG




NARRATORE 1 – Lontano da qui c'è un luogo abitato da personaggi fantastici come maghi, fate, gnomi.

NARRATORE 2 – Lì vive anche un fiore fatato che esaudisce i desideri e dona armonia e felicità.
Tutti hanno sentito parlare di questo fiore ma nessuno è mai riuscito a trovarlo.




SCENA I

(Ape Ada vola di fiore in fiore in cerca di nettare)

APE ADA – Dicono che ci sia un fiore fatato! Potrebbe darmi tanto nettare! Ho deciso... vado a cercarlo!

(Ape Ada vola e incontra Elfo Ele.

APE ADA – Chi sei?

ELFO ELE – Mi chiamo Ele. Sono un elfo e vivo nel bosco.

APE ADA – Io mi chiamo Ada. Abito in quell'alveare in fondo al prato. Sto cercando il fiore fatato. Puoi aiutarmi?
 

ELFO ELE – Il fiore che cerchi esiste davvero. È un iris dai bellissimi petali viola. Ha straordinari poteri e intorno a lui regna la pace e la felicità.

APE ADA – Devo trovarlo! Mi potrà dare tutto il nettare di cui ho bisogno! Elfo Ele, dove posso trovarlo?

(una voce lontana chiama Elfo Ele e lui scompare nel bosco)






SCENA II

NARRATORE 3 – Ada entra nel bosco cercando qualcuno che possa aiutarla. Ad un certo punto sente uno strano suono.

(Orso Odo è addormentato davanti alla sua tana e sta russando. Ada lo sveglia)

APE ADA – Ehi, svegliati! Mi sai dire dove posso trovare l'iris fatato?

ORSO ODO – Io non sono Ehi, mi chiamo Odo. Ti sembra questo il modo di svegliarmi?

APE ADA – Io sono Ada e sto cercando un fiore magico. Sai dov'è? Puoi aiutarmi a cercarlo?

ORSO ODO – (pensando a voce alta) Mmmmm, se Ada trova il fiore, lei e le sue amiche faranno tanto miele e io... potrò mangiarlo!!!

APE ADA – Allora? Vieni con me?

ORSO ODO – Certo! In due sarà più facile trovare il fiore fatato!




SCENA III

NARRATORE 4 – Ada e Odo si incamminano per il sentiero nella speranza di incontrare qualcuno che possa aiutarli. Ad un tratto il silenzio è rotto da un grido.

UPUPA – (gridando forte) Aiuto! Il mio uovo! Dov'è il mio uovo?

ORSO ODO – (guardando in alto vede che l'uovo sta cadendo e lo afferra appena in tempo) Preso!!!

UPUPA – Grazie, hai salvato il mio uovo! Cosa posso fare per voi?

APE ADA – Stiamo cercando l'iris fatato. Puoi aiutarci?

UPUPA – Io non so dov'è, però potete andare dal mio caro amico Mago Moreno. Lui sicuramente potrà aiutarvi.





SCENA IV

NARRATORE 1 – Ada e Odo seguono le indicazioni di mamma Upupa e arrivano davanti ad una casa circondata da piante di frutti di bosco: more, mirtilli, lamponi, ribes. Orso Odo vorrebbe farsene una bella scorpacciata.

APE ADA – Odo, non perdiamo tempo, entriamo!

MAGO MORENO – So perché siete qui. Venite e guardate insieme a me in questa mora.

ORSO ODO – Si vede l'iris!

MAGO MORENO – Si trova su un'isola al centro di un lago. Andate e buona fortuna!




SCENA V

NARRATORE 2 – Ada e Odo proseguono il loro viaggio alla ricerca del lago con l'isola. Ada vola avanti per capire da che parte andare quando vede qualcosa che si agita sotto un grosso ramo.

APE ADA – Odo, corri, c'è un riccio prigioniero sotto il ramo!

ORSO ODO – (alzando il pesante ramo) ciao Rino, mio vecchio amico, ora sei libero!

RICCIO RINO – Grazie Odo! Volete fermarvi a mangiare qualcosa?

ORSO ODO – Non possiamo fermarci, stiamo cercando un fiore magico.

RICCIO RINO – Picchio Peo forse può aiutarvi. Abita proprio qui sopra. (chiamandolo) Picchio Peo, affacciati!

PICCHIO PEO – Cosa c'è Rino? Chi sono i tuoi amici?

RICCIO RINO – Ada e Odo arrivano da lontano e sono alla ricerca del fiore fatato. Puoi aiutarli?

PICCHIO PEO – Ciao Ada, ciao Odo! Pensate, proprio stamattina ho ascoltato una conversazione mentre volavo sul prato delle farfalle! Ho sentito una viola parlare con un papavero di un fiore magico che si trova su un'isola al centro di un lago.

APE ADA – È il fiore che cerchiamo!

ORSO ODO – Ma dov'è questo misterioso lago?

PICCHIO PEO – Non lo hanno detto. Provate ad andare a parlare con Fata Farfalla. Lei parla con i fiori, vi aiuterà.





SCENA VI

NARRATORE 3 – Ada e Odo si dirigono verso il prato delle farfalle e vedono una bellissima farfalla più grande e colorata delle altre che vola verso di loro. Ma non è una farfalla, è una fata!

FATA FARFALLA – (salutando con la mano Ada e Odo) Io so chi siete, me lo ha detto Elfo Ele che ogni tanto viene qui. E so anche che state cercando il fiore fatato. Andate da Viola Vivi (indica la viola). Vi aiuterà. Buona fortuna.

APE ADA – Ciao Viola Vivi, io sono Ada e lui è Odo. Cerchiamo un fiore fatato.

ORSO ODO – Ci hanno detto che è su un lago. Sai dirci la strada?

VIOLA VIVI – Per raggiungere il lago dovete superare quel fienile laggiù. Lì vive Topo Teo. È un po' che non si vede in giro. Se lo incontrate, ditegli che Viola Vivi lo saluta.

APE ADA / ORSO ODO – Grazie.




SCENA VII

NARRATORE 4 – Ada e Odo raggiungono il fienile e Odo va subito a curiosare ovunque alla ricerca di qualcosa di buono da mangiare. Da un buco proviene odore di formaggio e Odo mette il naso nel buco cercando di saperne di più, quando una vocina lo fa sobbalzare.

TOPO TEO – Non annusare!

ORSO ODO – Sei Teo?

TOPO TEO – Come fai a conoscere il mio nome?

ORSO ODO – Me lo ha detto Viola Vivi. Ti saluta.

APE ADA – Stiamo cercando il lago. Sai dov'è?

TOPO TEO – Andate dietro al fienile e troverete il lago.

(Ape Ada e Orso Odo fanno per andare verso il lago)

APE ADA – Odo, secondo te perché Teo non esce dalla sua tana?

ORSO ODO – Dobbiamo scoprirlo! Chiediamoglielo! (Rivolgendosi a Topo Teo) Perché non esci dalla tua tana? Sei malato?

APE ADA – Cosa c'è che non va?

TOPO TEO – Sono qui sempre tutto solo, sono triste, nessuno viene mai a trovarmi!

APE ADA – Forse nessuno sa dove abiti, dovresti andare tu dagli altri animaletti e dare il tuo indirizzo ed invitarli a casa tua.

TOPO TEO – Buona idea! A questo non avevo pensato! Domani vado a trovare Pino e Rino e giocherò con loro! Adesso, però, fermatevi qui a dormire. Ripartirete domani mattina.




SCENA VIII

NARRATORE 1 – Il mattino seguente Ada e Odo salutano Topo Teo e prendono una zattera che l'amico ha costruito per loro. Odo rema senza mai fermarsi finché arrivano al piccolo porto dell'isola. Sul pontile ci sono ad aspettarli un castoro, un corvo e un cuculo.

CASTORO – Questo pontile l'ho costruito io. Per passare bisogna avere il permesso.

APE ADA – Chi ci può dare il permesso?

CUCULO – Io! Ma prima dovrete pagare.

ORSO ODO – (preoccupato) Ma noi non abbiamo soldi...

CORVO – Ma noi non vogliamo soldi, solo felicità per la nostra amica Civetta.

APE ADA – Oh, abbiamo un grosso ostacolo da superare! (portando le mani agli occhi)

ORSO ODO – La felicità non si trova in giro come i frutti di bosco!

CORVO – La felicità nasce anche da piccole cose.

APE ADA – (felice per aver avuto un'idea) I baci! Ma certo! I baci rendono felici tutti quelli che li ricevono!

(Ada e Odo vedono la Civetta e la riempiono di baci)

CIVETTA – Come sono felice! Grazie! Ora potete passare sul ponte e proseguire il vostro cammino. Lì c'è una stradina, prendetela e arriverete al giardino segreto.

NARRATORE 2 – I due amici stanno per percorrere la stradina quando il cielo sopra Ada si oscura. Un'aquila vola in picchiata sulla piccola ape e la afferra.

APE ADA – Che cosa vuoi da me? Riportami da Odo!

AQUILA – Fai silenzio. Devo obbedire ad un ordine della regina Golosina.

ORSO ODO – Torna qui! Riportami Ada... La mia piccola Ada... La mia cara amica...




SCENA IX

NARRATORE 3 – Odo cammina a lungo per ritrovare Ada. Ad un certo punto arriva ad un minuscolo castello ma un gatto e un gufo sono di guardia.

GUFO – Alt, non puoi proseguire.

GATTO – Non si entra in casa di Golosina.

ORSO ODO – Chi è Golosina?

GATTO – Ma come? Non lo sai? È la regina dei folletti. È una regina buona, protegge la natura e gli abitanti dell'isola.

GUFO – Qui tutti la conoscono e la amano.

ORSO ODO – Cosa devo fare per poterle parlare?

GATTO – La regina è golosa di dolcetti al miele e di gelati...

GUFO – Prova a portargliene uno!

NARRATORE 4 – Mentre Odo è alla ricerca di qualcosa di buono da offrire alla regina Golosina per farsi ricevere, la regina tiene Ada prigioniera in una bolla magica di luce.

REGINA GOLOSINA – Non voglio farti del male. Voglio solo assicurarmi che tu e il tuo amico orso non portiate via l'iris.

APE ADA – Certo che no. Vorrei solo avere il nettare necessario per fare il miele. Non voglio rubare il fiore magico!

REGINA GOLOSINA – L'iris fatato è importante per l'isola, perché l'iris ha il potere di realizzare i desideri buoni di amicizia tra gli abitanti, di rispettoe amore per la natura, di annientare i desideri cattivi. Qui tutti sono felici e vivono in armonia.

ORSO ODO – (si affaccia porgendo alla regina un buon gelato) È per te, regina, in segno della mia amicizia. Ma ti prego... libera Ada!




SCENA X

NARRATORE 1 – Golosina ha capito che Odo e Ada non hanno cattive intenzioni e libera la piccola ape.

NARRATORE 2 – La voce della liberazione di Ada si diffonde ovunque e al castello giungono Elfo Ele, Mago Moreno, Fata Farfalla e tutti quelli che hanno conosciuto Odo e Ada.

NARRATORE 3 – La regina Golosina organizza una grande festa con tanti dolcetti al miele e tanti giochi.

NARRATORE 4 – Tutti sono felici. Al grido di Hip Hip Hurrà, Odo e Ada vengono lanciati in aria e fatti ricadere su un morbido tappeto.
Quando...

REGINA GOLOSINA – Odo e Ada, con le vostre buone azioni vi siete guadagnati la possibilità di avere un po' del nettare dell'iris. Il suo nettare è magico. Ne basta poco e avrete miele per sempre. Andate con Aquila che vi porterà al giardino fatato.

AQUILA – Venite con me, seguitemi.





SCENA XI

NARRATORE 1 – Ada e Odo sono molto emozionati. Stanno per vedere il fiore magico che tanto hanno cercato. Seguendo l'aquila arrivano su una piccola spiaggia. Lì c'è un lungo muro con una grande porta. E sulla porta li aspetta un granchio con una chiave.

GRANCHIO MICHELE – Mi chiamo Michele e sono il custode del giardino segreto dove vive l'iris. La regina mi ha detto che vi siete meritati la possibilità di vedere l'iris e di avere un po' del suo nettare. Avete aiutato chi era in difficoltà e avete imparato a conoscervi fino a diventare amici.
Odo (porgendogli la chiave) questa è la chiave del giardino fatato, questa è la chiave della felicità.

(Odo prende la chiave, apre la porta e lui e Ada entrano nel giardino)

GHIRO GHERARDO – Benvenuti nel giardino segreto. Io sono Ghiro Gherardo, sono il giardiniere di questo bellissimo giardino e ho il compito di accompagnarvi fino all'iris. Seguitemi fra i mille fiori colorati, lì c'è l'iris.

APE ADA / ORSO ODO – Ti abbiamo trovato, evviva!

IRIS FATATO – Ada, Odo, siete stati bravissimi. Io sono Iris Fatato. Sono un fiore magico. Prendete un po' del mio nettare, ne basta pochissimo. Ecco, ora avrete nettare e miele in abbondanza, ma soprattutto aiutando chi ha avuto bisogno di voi avete trovato l'amicizia e la felicità.





(tutti i bambini entrano in scena per il gran finale)




C'È GRAN FESTA NEL GIARDINO

TUTTI FANNO UN BELL'INCHINO

POI SI PRENDONO PER MANO

GIROTONDO FORTE E PIANO.




IRIS, FIORE SAGGIO E BUONO,

AGLI AMICI FA UN BEL DONO:

NETTARE E MIELE IN QUANTITÀ

MA IL DONO VERO È LA FELICITÀ.



- fine-





























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