In quest'anno scolastico 2015-16 ho iscritto la mia classe dei Giamburrasca al
concorso "Coltiva il tuo sogno".
Le
finalità educative e formative del mio insegnamento sono
promuovere un atteggiamento positivo nei confronti del risparmio.
E'
dalla classe prima (ora siamo in quinta) che i bambini vengono
invitati tutti i giorni a fare la raccolta differenziata e/o a
riciclare (ecco che abbiamo realizzato cornici, segnalibri,
portacellulari, fiori in carta, ecc); ad avere cura delle cose
proprie e comuni perché hanno un costo; a risparmiare l'acqua
chiudendo i rubinetti quando altri li lasciano aperti e l'energia
elettrica spegnendo la luce quando non necessaria; a non sprecare il
cibo, raccogliendo il pane avanzato e dandolo alla bidella che ha
delle papere, la carne avanzata per il cane di una maestra, i biscotti
che non vanno più per gli uccellini; ad organizzare il tempo e ad
impiegarlo (non mi piace la parola sprecare riferita al tempo... il
tempo non si spreca, si impiega male) nel migliore dei modi, giocando
o leggendo; ad usare la tecnologia affinché il lavoro sia più
facile, veloce, divertente. E tanto altro.
Su
una cosa non risparmiamo: l'entusiasmo con il quale facciamo ogni
cosa, i sogni che coltiviamo, le emozioni che proviamo.
Il
progetto "Coltiva il tuo sogno" è stato accolto quindi da me,
dalla mia bravissima collega di sostegno Alessandra Rasoli (che
sempre mi ha supportata con passione e professionalità) e dai
bambini, come la giusta conclusione di un lavoro durato 5 anni.
I bambini hanno lavorato tutti insieme al progetto, confrontandosi, consapevoli di come l'apporto di ognuno di loro possa essere arricchente.
Ed è venuto fuori il lavoro che state visionando in questo momento.
Ma qualcosa di più importante questo gruppo ha imparato immerso per 5 anni a coltivare sogni: a non rimanere chiusi nel proprio spazio mentale, ma che la mente può non avere confini.
Crescendo, impareranno che non basta conoscere tante nozioni, ma che le nozioni devono servire da base per costruire un mondo migliore.
I bambini hanno lavorato tutti insieme al progetto, confrontandosi, consapevoli di come l'apporto di ognuno di loro possa essere arricchente.
Ed è venuto fuori il lavoro che state visionando in questo momento.
Ma qualcosa di più importante questo gruppo ha imparato immerso per 5 anni a coltivare sogni: a non rimanere chiusi nel proprio spazio mentale, ma che la mente può non avere confini.
Crescendo, impareranno che non basta conoscere tante nozioni, ma che le nozioni devono servire da base per costruire un mondo migliore.
1 commento:
Come faranno alle medie questi poveri ragazzi senza una maestra cosi entusiasta ?
Bel lavoro e bei disegni.
Alberto
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